La guerra in Italia non fa più notizia Le immagini che arrivano da Gaza City sono sempre più orribili ma in Italia non fa già più notizia, ormai troppi giorni sono passati e poi alla gente che è già piena di problemi è meglio dargli i grandi fratelli che sono più divertenti e non fanno pensare. Ho l’impressione che sia tutto studiato, il lavoro sporco nel periodo delle vacanze e poi la “normalizzazione” prima dell’insediamento di Obama. |
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Monthfebbraio 2009
In divisa e in borghese Mi sento sempre più gli occhi addosso, del resto è comprensibile siamo troppo anomali, né turisti né in affari, qui i poliziotti in giro sono tantissimi in divisa e in borghese, si assomigliano tutti, anche quelli in incognito in realtà sono ben identificabili, anzi ci tengono a farsi riconoscere altrimenti svaniscono i vantaggi che poi principalmente consistono nel passare le giornate a scrocco nei cafè giocando a domino, bevendo the e fumando la shisha. |
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L’importanza delle traduzioni Comunicare sulle montagne dell’Atlas non era un problema, era tutto semplice e puro, sorrisi, bronci, gesti, suoni onomatopeici e a volte qualche disegno, ma più per gioco che per necessità, qui è diverso, questo è un mondo complicato e contorto e si comunica con le immagini ma soprattutto con le parole e i fraintendimenti possono creare situazioni spiacevoli. Le traduzioni in Arabo di alcune parti del sito mi hanno aiutato tantissimo a farmi benvolere, in particolare in questo internet point dove ormai io e Serena siamo di casa, il viaggio, l’Isola d’Elba, Base Elba, il kayak, la Bonalaccia, il Viottolo, il modo di concepire e realizzare questo viaggio, sono fonte di curiosità e domande che non si sarebbero mai realizzate in altra maniera e poi il fatto di far conoscere l’Elba nel mondo mi inorgoglisce assai. |
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Italiani “cattiva gente” La mobilitazione per la preghiera di mezzogiorno oggi più che mai sembra un’adunanza di soldati in attesa di comando, la voce del muezzin è solenne e lugubre e il tempo cupo accentua la cappa di malessere che sembra avvolgere tutto. La grande massa fuori e dentro la moschea sembra un unico organismo che sprigiona un’energia enorme che contemporaneamente coinvolge e sconvolge e questa è solo una delle moschee di Marsa Matrouh, che è una piccola e tranquilla città di provincia. Penso che chi governa il mondo abbia perso la percezione della potenza dell’uomo e ancora di più quella delle masse, troppo impegnati a vivere nel mondo virtuale e asettico delle statistiche, temo un brusco risveglio. Mi fermo in uno dei micro ristoranti di pesce, dove ti grigliano o friggono il pesce che scegli e con l’equivalente di cinquanta centesimi di euro ti mangi un pesce da una porzione seduto sulla panca. Alla televisione stanno dando “Il Leone del Deserto” il film sulla vita di Omar Al-Mukhtar l’eroe della resistenza Libica, alternandolo ad immagini di attualità su Gaza, creando un voluto parallelo fra le truppe coloniali italiane e gli israeliani e fra i partigiani Libici e i militanti di Hamas. Partono mille riflessioni sulla potenza dei media, sul fascino e sul mito degli eroi perdenti, ma coerenti e idealisti, come Omar Al-Mukhtar qui, come Abd-el-Krim in Marocco, come Ernesto Che Guevara in Latino America, su quanto siano durature e nefaste le conseguenze delle guerre e delle politiche prevaricatrici e di quanto odio e voglia di vendetta verrà riversata sulle generazioni a venire. Tutto già detto e tutto già scritto, chi semina odio raccoglie vendetta. |
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Parole Immortali Oggi ricorre l’anniversario della morte di Pietro Gori che si spense novantasette anni fa a Portoferraio. Nessuno se ne ricorda, nemmeno sull’Isola, questo è triste e grave. Per come ha vissuto e per quello che ha scritto che orgoglio sarebbe se le sue parole, oggi attuali più che mai, dallo Scoglio si irradiassero verso il mondo tutto “…Banditi senza tregua andrem di terra in terra a predicar la pace ed a bandir la guerra, la pace per gli oppressi la guerra agli oppressor…”. |
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Data variabile meteo certo Oggi è festa, è il Natale Copto me lo ha detto ieri il ragazzo del forno regalandomi le fette biscottate per la ricorrenza. Per quanto l’Egitto sia una nazione mussulmana il Natale Copto è una delle feste nazionali, anche se qui in realtà non c’è mai differenza con gli altri giorni lavorativi. Sono tanti i Cristiani Copti in Egitto, anche se non si capisce bene quanti, le stime degli organi internazionali dicono tra i 10 e 15 milioni, per il governo sono molti meno, circa il 6% (4 milioni). Qui a Marsa secondo quello che mi hanno detto quasi la metà della popolazione è cristiana, ma a me sembrano molti meno, probabilmente se ne stanno molto in disparte anche perché le due chiese che sono sempre piantonate dalla polizia, fanno ben capire che c’è chi non gradisce questo culto. Che la festività sia ufficialmente riconosciuta lo testimonia anche la televisone dove il Patriarca di Alessandria (Il papa Copto) Shenouda III oggi ha grande visibilità. La chiesa Copta (in realtà Copto vuol dire egiziano) riconosce un Papa proprio, distinto da quello dei cattolici e considera San Marco il discepolo di Gesù, come il proprio primo Papa per aver introdotto il Cristianesimo in Egitto, si sono divisi dai “colleghi di Roma” per questioni sulla natura anche umana di Cristo. A me questi Babbioni dorati contornati da fumi di incenso, Copti o Tedeschi che siano, non mi ispirano un granché, ma finché parlano di pace e fratellanza penso che facciano il suo. Il Natale viene festeggiato oggi perché secondo il loro calendario Gesù è nato il sette gennaio, in realtà il calendario Copto è totalmente diverso da quello occidentale, deriva dal calendario degli antichi egizi, è diviso in tre stagioni della durata di quattro mesi ciascuna più un tredicesimo mese di compensazione che dura 5 o 6 giorni, il suo inizio corrisponde al “nostro” 11 settembre 284 giorno in cui Diocleziano (passato alla storia come persecutore dei cristiani) divenne Imperatore di Roma. Quindi oggi è il 29 Kiahk del 1725 A.m (Annum Martyrum) per il calendario Copto, ma è anche mercoledì 10 Muharram del 1430 per il calendario islamico e rimane sempre mercoledì 7 Gennaio 2009. Comunque è già buio e piove per tutti. |
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