Tutto il mondo è paese Il duemilaotto è finito, è stato un anno rivoluzionario e intenso pieno di emozioni e soddisfazioni, il duemilanove credo lo sarà ancora di più, l’inizio però è in tono cupo, è la prima volta che respiro la guerra e l’impotenza davanti a tanto delirio mi crea nausea. Il tempo è variabile ma prevalentemente nuvoloso, c’è vento forte e il mare è mosso, nella laguna di Marsa comunque rimane sempre bello, specialmente quando filtrano squarci di sole. Invece di scrivere sto guardando una telenovella egiziana, la cosa grave è che mi piace, mi diverte questo mondo della televisione spazzatura così diverso dal reale, ma anche così tanto egiziano, queste donne televisive delle metropoli egiziane emancipate e piene di tormenti amorosi, ma sempre molto inschallah e poi distrae dalla guerra. La tv del non pensare e i muezzin apocalittici, sembra di essere in Italia. |
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© 2024 Elba e Umberto
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