AuthorUmberto

Gioved?¨ 11 dicembre 2008 Marsa Matrouh ‚Äì Egitto

Image  Le macchine a pedali
È l’ultimo giorno dell’Eid, il tempo migliora e si vedono in giro tanti bimbi con le biciclettine e le macchine a pedali, tutte artigianali e fatte con pezzi rimediati, non ce ne sono due uguali e sono ambitissime, naturalmente  le preferite sono quelle che strombazzano meglio.   
   

Mercoled?¨ 10 dicembre 2008 Marsa Matrouh ‚Äì Egitto

  Niente da segnalare
Dormitona e internet. 
   

Marted?¨ 9 dicembre 2008 Marsa Matrouh ‚Äì Egitto

Image  La Festa dei clacson
Piove, è andata male agli egizi metropolitani che speravano di godersi il sole sui lidi tranquilli di Marsa Matrouh. L’Eid è la festa dei clacson anche perché sembra che in questi giorni siano concentrati un sacco di matrimoni.
 
   

Luned?¨ 8 dicembre 2008 Marsa Matrouh ‚Äì Egitto

Image Il giorno dell’Eid
Il giorno tanto atteso è arrivato, oggi è l’Eid el-Kebir, i colpi non si sentono più evidentemente il montone è stato sgozzato. È un giorno ancora più tranquillo degli altri, del resto come ci ha detto Joe è una festa che si consuma in famiglia, gli uomini si sbarbano e si mettono il vestito bello, ma se non l’avessi saputo non avrei certo capito che questo è uno dei giorni di festa più importanti. In serata aumenta il movimento, ci sono tanti forestieri soprattutto gente venuta da Alessandria, il divertimento principale è quello di andare avanti e indietro sul lungo mare con una carovana di macchine in doppia fila, gli autisti strombazzano e i passeggeri tutti maschi con mezzo busto fuori dai finestrini sventolano le camicie, mentre le donne e i bimbi fanno lo stesso tragitto con un trenino uguale a quel troiaio che fa (spero faceva) il giro del centro storico a Portoferraio, in un gran suonare di tamburelli. Come a Le Kef, dove avevamo assistito a l’Eid al-Fitr la festa di fine ramadan, i vestiti più eleganti e sfarzosi sono quelli delle bimbe che nella cultura islamica durante le feste vengono addobbate come piccole spose. 
   

Domenica 7 dicembre 2008 Marsa Matrouh – Egitto

Image  La domenica delle capate
Nell’appartamento di fianco si sentono dei gran colpi, è un montone che è stato chiuso in casa che a capate cerca invano di sfuggire al suo destino.
   

Sabato 6 dicembre 2008 Marsa Matrouh – Egitto

Image C’avemo un sito che è una ferrari
C’avemo un sito che è una ferrari, ora gli strumenti ci sono sta a me con testi, foto e filmati rendere sempre più interessante il racconto del viaggio, in realtà ho già in mente diverse modifiche ma ora le priorià sono altre. Gestire autonomamente tutti gli inserimenti, un lavoro comunque impegnativo che senza l’aiuto di Serena non riucirei a fare, fondamentale è anche l’aiuto di Roberto dalla postazione Bonalaccese.
Dal punto di vista gastronomico le cose migliori di Marsa sono i grigliaroli di pesce lungo le vie e le  pasticcerie, ce ne sono un paio di ottima qualità, ma la migliore è la S.Giovanni. Anche nei pagamenti ci sono sempre sorprese, il pasticcere mi regala le paste perché ho scelto la sua pasticceria, mentre il pesciaiolo stronzo pensando di ave’ a che fa’ col solito bischero europeo mi triplica il prezzo. Comunque il personaggio di riferimento è Joe l’americano, nato a New York da babbo egiziano e mamma greca, è così orgoglioso della sua americanità che quando gli chiedo lumi sull’Eid mi dice, con un sorriso degno del miglior figlio del paese dei biascia-cingomme, “è la festa del baffalo” capissi è un dramma comico, quando gli chiedo “cos’è” mi interrompe subito e con  l’immancabile sorriso mi dice con tono didattico “no Josè, Josè è spagnolo, mi chiamo Giovanni, Joe in italiano è Giovanni” e poi mi riracconta “io marinero visto il mondo the best Italia Spagna e Greca, sempre grande fiesta, in Africa mai fiesta, fiesta del baffalo non vedi niente”. Lascio Joe ai suoi monologhi e prendo la via di casa, la via più animata è quella dei macelli dove ci sono sempre più montoni parcheggiati sul marciapiede che mangiano gli avanzi delle verdure del mercato in attesa di essere sgozzati per la  festa.
   

Venerd?¨ 5 dicembre 2008 Marsa Matrouh ‚Äì Egitto

Image Il ricordo e la vergogna
Alla fine mi piace questo senso di casa, la colazione col pane tostato e la marmellata guardando il mare è un bel modo per iniziare la giornata. Comincia a esserci fermento sta per finire l’Haj, il pellegrinaggio alla Mecca che è uno dei cinque pilastri dell’islam e la gente si sta preparando all’Eid al-Adha detta anche Eid el-Kebir che tutte le persone incontrate in Marocco, Tunisia e Libia ci hanno descritto come la festa più importante dell’islam, la festa del sacrificio. Ogni famiglia mussulmana che se lo può permettere sacrifica un montone in onore di Allah. Comunque oltre al significato religioso che cercheremo di capire meglio nei prossimi giorni, si tratta di quattro giorni di festa che quest’anno diventeranno undici perché l’Eid che sarà lunedì si unirà al ponte del fine settimana che inizia oggi e a quello dell’undici. A Marsa Matrouh si cominciano già a vedere i primi villeggianti. 
Anche oggi sono una decina le ore  passate ad  internet, grazie a Michelangelo che è stato quasi tutto il giorno collegato con noi, elbaeumberto è pronto ad accogliere le ultime modifiche, la sezione video, i video all’interno del diario e un photostream più ampio nella galleria fotografica. Questo sito che è nato per mantenere un legame costante fra il viaggio e l’Elba è diventato un impegno ma anche una grossa soddisfazione e domani inshallah dovremmo avere tutto on line. E’ ormai mattina quando si rientra verso casa, incontriamo un ragazzo beduino non troppo lucido che mi parla dell’islam e mi ricorda l’eroica figura di Omar al Mukhtar e i misfatti di Graziani, reminescenze di un passato ancora vivo soprattutto fra le tribù beduine di questa parte d’Africa cui veniamo associati perché italiani a ulteriore prova di quano siano dannosi e duraturi nel tempo i danni provocati dalle violenze e dai soprusi delle guerre.
   

Gioved?¨ 4 dicembre 2008 Marsa Matrouh ‚Äì Egitto

Image  Bagno per soli uomini
Ancora una giornata estiva, troppo bella per non fare il bagno, nonostante il vento di ieri l’acqua è ancora calda, è un mare salatissimo e nuotando si sente proprio la consistenza dell’acqua. Serena è arrabbiata perché non può fare il bagno liberamente e non ha voglia di buttarsi in mare fasciata da mille cenci. Per una donna non è consentito fare il bagno in costume, almeno di non essere all’interno di una struttura turistica, oppure negli stabilimenti balneari solo per donne che a quanto pare sono sempre più di moda.
Le nottate le passiamo sempre a internet qui c’è una connessione molto veloce che ci sta permettendo un rapido trasferimento del materiale dei video dalle memorie alla rete.
Oggi il mi babbo finisce l’anni, lo sento su skype e gli faccio gli auguri.
   

Mercoled?¨ 3 dicembre 2008 Marsa Matrouh ‚Äì Egitto

Image Le trattative quotidiane
Giornata ventosa, qui quando è vento è come essere in una nuvola di polvere, del resto Marsa Matrouh è costruita su un deserto, si cammina nel souk e per le vie smerigliati dalla sabbia. Il commercio è l’arte araba per eccellenza, il mercanteggiare qualsiasi cosa è una regola non scritta come quasi mai scritti sono i prezzi. Bisogna trattare su tutto e lo stesso oggetto dallo stesso venditore da un giorno all’altro cambia prezzo. Poi sono tutti convinti che in quanto straniero sei pieno di soldi e quindi soggetto a una maggiorazione, a questo si aggiunge il fatto che Marsa Matrouh è una località turistica ed è anche la porta per andare alla famosa Oasi di Siwa, i pochi turisti che passano di qui di queste stagioni si fermano solo una notte per spezzare il viaggio per l’oasi e quindi sono polli da spennare e non clienti da fidelizzarsi. Comunque più di questi aspetti alla fine è proprio il gusto per il rito della trattativa che ti porta a interminabili discussioni per ogni acquisto. Per ogni oggetto che compri, dalle mele al latte, c’è sempre una trattativa e una serie di intermediari e tutti ci vogliono guadagnare qualcosa, alla fine se hai pazienza riesci quasi sempre a spuntare il prezzo “egiziano” ma se ti fai prendere dalla furia sei fregato. Fermarsi in un luogo e prendere una casa ti porta a vivere la quotidianità di un posto e questo è l’aspetto più interessante di questa sosta, è un arricchimento e comunque anche questo fa parte del viaggio.  
   

Marted?¨ 2 dicembre 2008 Marsa Matrouh – Egitto

Image Un velo di libertà
Stamattina non c’è un alito di vento, il mare è una lastra di vetro sopra un letto di sabbia candida, qui a Marsa Matrouh in estate ci sono decine di migliaia di bagnanti, ma anche in questa stagione c’è chi fa il bagno, del resto è normale il mare è bellissimo e fa caldo. Si sente che ci stiamo spostando verso est, verso i luoghi d’origine dell’islam, alle spalle della spiaggia spiccano i minareti affusolati tipici del medio oriente, chi fa il bagno lo fa vestito, le donne addirittura velate, ma anche gli uomini sempre con pantaloni e maglietta, anche se a noi sembra un incomprensibile sacrificio, qui è la normalità. Mi colpisce l’immagine di una ragazza seduta su una panchina bianca davanti al mare, è completamente celata all’interno di un vestito nero che le copre tutto, anche il volto. Per quanto possa sembrare assurdo è comunque anche un’immagine di emancipazione perché è raro vedere una ragazza da sola. Con questo burka che la cela completamente al mondo è come se fosse invisibile e quindi immune agli sguardi e alle attenzioni e impenetrabile nelle sue emozioni. Come tante volte mi è stato spiegato, per una donna essere completamente velata è una forma di libertà scelta e non imposta, però per quanto possa essere vero e “comodo” celare la propria immagine e le proprie emozioni, lo trovo in antitesi con l’idea di libertà. Per me rimane comunque un’immagine triste e di sconfitta vedere una donna costretta a nascondere la propria persona per sentirsi libera.