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Il lago dei coccodrilli Si parte col pullman avvolti nella classica nebbia alessandrina del primo mattino, la strada attraversa la pianura del delta velata di umidità ma già attiva, campi verdi e alberi adornati di immobili ibis bianchi, gli asini camminano tristi sui bordi dei canali, mucche e bufali pascolano nei prati acquitrinosi mentre dalle infinite distese verdi dei coltivi sbucano le teste dei tanti contadini che lavorano gattoni nei campi, i canali in manutenzione sono quasi secchi e mostrano chilometri di pattume, con il salire del sole tutto diventa luminoso e vitale, nel delta è già iniziata la primavera. Passiamo dentro la città di Zagazig, dal pullman si vede una lunga distesa di grandi e brutti palazzi, solo una grande statua di Ramses ci ricorda che siamo nel cuore dell’antico Egitto, qui infatti sorgeva Bubastis una delle più antiche città dell’Egitto dei faraoni risalente al periodo di Cheope e dedicata a Bastet la veneratissima dea gatto. Poi ancora campagna e canali fino a Ismailia che si presenta tranquilla e allegra con i suoi taxi arancioni, l’ostello è pieno ma non ci sono problemi questa città nata col canale di Suez è piena di alloggi -è infatti una delle mete del turismo interno- e ci piazziamo sul lago Timsah dove un tempo vivevano numerosi i coccodrilli. Il lago ha un aspetto piacevole peccato che intorno è tutto cemento, sul lato orientale del lago passa il canale di Suez dove si vedono passare le grandi navi mercantili che stagliano le loro sagome sulla sabbia del Sinai. Nel lago ci sono tanti pescatori che calano continuamente piccole reti, il canale per loro è stato una grande fortuna ha aperto la strada ai pesci del Mediterraneo e del Mar Rosso anche se la maggior parte di loro pescano soprattutto “gorani” con lo sciapichello. C’è un’atmosfera rilassata e tranquilla, i pescatori vendono il pesce direttamente dalla barche arenate a riva e usano il banco di prua come espositore e l’atmosfera tranquilla si mantiene anche spostandosi nel centro della città che è caratterizzato da una grande moschea e da tanti negozi di stampo occidentale. |
© 2024 Elba e Umberto
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