Si lavora e poi si va dall’architetto Meliani il responsabile del consolato italiano per Fes e Meknes, che ho contattato per risolvere alcuni problemi relativi al rinnovo del passaporto e ai visti per entrare in Algeria. Il diplomatico ci accoglie con grande gentilezza, è un Fasso con origini italiane il nonno era di Genova, è ammirato per il nostro viaggio anche se lo ritiene un po’ folle e dice che mi darà una mano per pubblicare la storia della traversata dell’ Atlas. Sfruttiamo la pausa metropolitana per fare le analisi mediche. Tutto efficiente e caro, qui un povero le analisi del sangue e delle feci non se le può permettere. Il dottore è piuttosto contrariato quasi schifato quando gli racconto che in questi mesi ho bevuto e mangiato quasi tutti i giorni insieme alla gente dei villaggi, ne parla come se fossero quasi dei subumani, questo mondo a compartimenti stagni è nauseante. Battiato cantava povera patria, io penso povero mondo… ma cambierà, sì Cambierà.