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Il letto del serpo frustone
Sembra di esagerare, ma ogni giorno il tempo è sempre più bello, nuotata risvegliante e si parte, facciamo una sosta mangereccia a Nisportino e poi via a cuccia dentro il kayak per pagaiare fra scogli e secche, in uno dei tratti più divertenti della Costa Isolana. In alto dalle rocce calcaree escono le rare palme nane e poco più avanti degli incredibili ginepri che sbucano come divinità vegetali dalla roccia compatta. Una “serfata” sulle onde del traghetto che accelerano frangendo sopra le rocce semiaffioranti alle Secche, poi l’anfiteatro delle Rosse e la Punta della Falconaia da dove ci allarghiamo per tagliare il golfo di Portoferraio puntando sul faro di Forte Stella. Come sempre attraversare la rotta dei traghetti mette un po’ di agitazione fra la truppa, le sagome delle navi crescono veloci e poi sembrano puntarti, in realtà è una botta adrenalinica celebrale perché le navi sfilano lontane e le onde al largo sono impercettibili. Arrivati sotto costa ammiro, mentre le racconto, le imponenti fortificazioni medicee di Portoferraio, costruite per volere di Cosimo I intorno alla metà del millecinquecento per difendere le coste del granducato dagli attacchi della pirateria e allo stesso tempo favorire i commerci marittimi dello stato fiorentino. Le fortezze di Cosmopoli, così venne battezzata la città in onore del Granduca, sono un capolavoro di architettura militare e sono passate alla storia come invincibili. Lucio, Simona, Simone, Ilaria e Carlo mi fanno capire che dopo tre giorni sono in astinenza da spaghetto, a me non mi pare il vero c’ho un arretrato di sei mesi con l’Italica delizia, quindi ci fermiamo alla Padulella. A buzzo pieno si riparte, doppiamo Capo Bianco e poi Sottobomba, Seccione e ci fermiamo ai Prunini dove non c’è gente. Bagno, pennichella e poi l’Acquaviva, la Sorgente e Sansone, una delle mie spiagge preferite, stanotte si dorme qui. Intanto che l’ultimi bagnanti prendono la via di casa ce ne andiamo a fare un bel bagno, cerco senza trovarla la cernia scura che avevo visto a fine settembre, però ne trovo un paio di quelle verdi più piccole. È un fondale bello che alterna scogli a banchi sabbiosi ricoperti dalla posidonia, ci sono salpe, saraghi e occhiate e anche tante meduse, creature leggere ed eleganti, temute dai bagnanti come se fossero dellle mine antiuomo animate. Le ghiaie stondate di questa spiaggia sono favolose per dormirci, ti sdrai scoti come un serpo frustone e ecco fatto il giaciglio perfetto comodo e asciutto.
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© 2024 Elba e Umberto
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