Ritiriamo le analisi mediche, va tutto bene e questo mi fa sentire più leggero, ho sempre fifa quando attendo “una sentenza medica” le malattie mi fanno paura, sono cresciuto sentendomi dire che l’importante è la salute, quando c’è la salute c’è tutto e alla salute bisogna pensacci quando c’è e poi come dice sempre zia Alvia “noi siamo una razza di centenari ma pe arivacci bisogna vive a modo”. 
Andiamo a cercare un’agenzia di stampa atttraversando le vie di Fes semideserte, oggi c’è sciopero una serrata quasi totale delle attivià contro il caro vita. L’agenzia di stampa sembra una caserma, l’accesso è per soli uomini, la cosa buffa è che mi accompagnano in un ufficio dove ci sono solo donne, gli spiego cosa cerco e mi danno le dritte per le sedi locali de L’Opinion e Le Matin, con l’aiuto di Mohammed incontrato per strada riusciamo a raggiungere la redazione de Le Matin e ad  avere il numero di telefono di una giornalista. La ricerca è durata mezza giornata, ma poi con una telefonata di 30 secondi fissiamo un appuntamento per il tardo  pomeriggio.
Durante il giro abbiamo individuato un cafè con la wi-fi,  ci piazziamo per spedire, in queste pause urbane non si riesce mai a rispettare i tempi anche perché i “fronti aperti” sono tanti. In un attimo arriva l’ora dell’appuntamento, fissato davanti alla banca del magreb. Rachida è una giornalista di Casablanca sulla trentina sorriso aperto, occhi vivaci e parlata veloce, è molto incuriosita dal viaggio, ci sediamo in un cafè e parliamo un paio d’ore, è una conversazione molto interessante e aperta su più argomenti, il tempo passa in un attimo, domani siamo invitati a casa sua per approfondire meglio le cose e per conoscere la sua famiglia.