Le mucche urbane Mattinata passata girando mille uffici senza concludere niente, per disintossicarci andiamo a fare un giro lungo costa nella zona delle grotte, una decina di chilometri a nord di Bizerte. Il tempo è scuro e fresco e le nuvole che arrivano dall’Algeria promettono pioggia. Passata una collina super fortificata sotto la quale si trova il carcere, si raggiunge la famosa zona delle grotte, in alto sulla collina di roccia bianca i bizertini benestanti si stanno costruendo diverse grandi brutte ville, mentre la costa, a parte la plastica, è ancora ben conservata con una serie di spiaggette inframezzate da rocce che ricordano quelle di Pianosa, dove ci sono le grotte che danno origine al nome di questa località, subito a ridosso del mare c’è una bella macchia mediterranea a prevalenza di lentisco e tamerice. Entra vento teso e comincia pioviscolare, rientrando si incontra un gruppo di podisti attempati che si allenano nonostante il Ramadan, siamo ormai dentro Bizerte quando un branco di una decina mucche senza mandriano, di ritorno dal pascolo dietro la spiaggia, attraversa le strade del centro bloccando per qualche minuto il traffico, gli strombazzano stizziti ma le mucche con i loro faccioni impassibili lentamente e senza nessuna ansia attraversano le due strade e poi si avviano tranquillamente verso la stalla. Canto dei muezzin e il botto, che parte da un cannone del forte, poi il silenzio, subito dopo il tramonto le vie di Bizerte sono deserte come sempre in questi giorni di forzato digiuno diurno. |
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© 2024 Elba e Umberto
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