La Valencia Monumentale ha un centro storico imponente, delle possenti porte a ricordo del cruento passato e tanti ponti che attraversano un fiume secco.Il fiume è stato deviato a monte della città e nel letto del fiume ormai secco sono stati impiantati giardini, impianti sportivi e costruita la futuristica città della scienza di grande impatto soprattutto al tramonto.La città è frenetica ma senza anima, è molto turistica e vi lavorano persone totalmente scollegate al luogo, il pensiero corre alla mia Isola e a tutti quei lavoratori estivi che ignorano tutto della nostra “Massima Isola” e una sensazione fastidiosa, come le comande prese con una lavagnetta dove devi mettere il numero della pietanza fotografata sul menù plastificato.Voglia di posti veri come la bettola di Corte dove mangiammo in compagnia di Corsi veri i primi di questo Novembre. Mi sembra di essere dentro una grande finzione dove tutto persone e luoghi sono ”tipicamente finti”. Ritiro le scarpe con cui farò il giro e ci prepariamo a partire, ma il treno per Malaga è completo e non si può bigliettare proviamo col bus idem, riproviamo col treno senza biglietto il primo controllore, ci manda da un suo collega con la barba che ci manda dal “Gordo” il capo dei controllori, ci pensa un po’ e poi ci fa salire si parte . |
TagDicembre 2007
Ho un sonno arretrato che domina tutte le mie azioni, è normale negli ultimi giorni praticamente non ho dormito. La spiaggia deserta e il mare nebbioso di Rimini mi evocano il deserto, l’interminabile schiera di alberghi alle spalle meno, in tarda mattinata ci incontriamo con Jader.
Jader è un creativo che ho conosciuto durante una traversata trekking dell’Elba, a cui ho chiesto aiuto per costruire il sito del viaggio: se leggerete queste righe sarà in gran parte merito suo e della sua splendida famiglia. Oltre che “vendere le idee” per lavoro è anche artista puro ,mi colpiscono in particolare Benito-Che (nella foto) la crocifissione della Nike, però anche panni puliti, 11 settembre e la scacchiera….
E’ ormai pomeriggio inoltrato quando lascio Rimini, il treno ferma a Bologna pochi passi sotto la pioggia, per ingannare l’attesa e poi partenza per Bolzano dove alla stazione ci verrà a prendere Elias con cui un mese fa ho fatto una bella pagaiata dall’Elba a Roma.
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