colazione

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rane

mucche

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fiume salato

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Ci svegliano tre pastori, con loro scendiamo alla sorgente e poi alla radura grande dove c’è la loro tenda con il tubo della stufa fumante, il pastore più anziano sta preparando il the. Tutt’intorno ci sono mucche e muli al pascolo, mentre le pecore sono ancora nel chiuso. Facciamo colazione nel prato tutti insieme su una grande tovaglia rossa. In sella a un grande mulo bianco arriva Driss, ha portato the e farina, è un amico della famiglia ed è l’unico del gruppo che parla francese, come sempre ci invitano a rimanere e la voglia è tanta, stando qualche giorno con loro scoprirei posti favolosi imparando tante cose, ma la strada da fare è tanta. Veniamo accompagnati alla nostra tenda e ci aiutano a caricare, ci si sente fra amici e il momento del saluto come sempre in questi casi si appesantisce nel silenzio rotto da gesti ampi di saluto, herra !! Si lascia il bel plateau avanzando nella strada che si insinua nella foresta. Il canto fragoroso e insistente delle rane ci conduce su una grande pozza dov’è in corso un’orgia anfibia, ci sono diverse centinaia di rane che si inseguono e si accoppiano continuamente, nei pressi della pozza ci sono delle cicogne che beccano frai prati umidi. Proseguiamo lungo la strada immersa nella foresta di questi giganteschi alberi monumentali, ogni tanto si trova qualche radura. In un grande altopiano erboso incontriamo un anziano pastore che in compagnia di una bambina vigila su un gregge di pecore e qualche mucca, c’è anche un vitellino con il muso rinchiuso in una spinosa maschera di ferro. Dopo una dozzina di chilometri pressoché a livello, si inizia a scendere, sulla strada si incontrano tante moto perlopiù di spagnoli, man mano che perdiamo quota diminuiscono i cedri e ritornano i lecci. Arrivati al fiume la strada risale dall’altro lato a tornanti per poi distendersi e scorrere a mezza costa. Incontriamo delle case lungo la strada in stile francese, ma con tetti in lamiera, e dei piccoli torrenti di acqua salata contornati da cristalli di sale. Lungo la via incontriamo Abdullah che ci invita a casa, accettiamo. E’ una situazione strana, in realtà non è la casa di Abdullah, qui abitano solo una ragazza, Fatima e le sue due sorelline che stanno rientrando con gli animali dal pascolo. E’ ormai notte quando arriva la mamma, sembra molto vecchia, è tutta gobba e dolorante ma è gentilissima. Ci guardiamo un pò di foto poi arriva anche il babbo, mangiamo il classico tajine e poi andiamo a dormire.