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Il tempo è bello le montagne tutt’intorno sono bianche ed il fiume è sempre più grande, Hammon mi consiglia di attendere ancora un giorno, ma io voglio partire, carichiamo Tambone e poi ci salutiamo, Anargui, la sua Gente e la famiglia Chrifi rimaranno ben impresse nei ricordi positivi di questo viaggio.
Il tempo è variabile si alternano nuvoloni e squarci di sereno, il mulo si ribella al carico, abbiamo troppo volume due balle di paglia sono troppe sbilanciano il carico, sono passati pochi minuti dalla partenza e sono già fermo, sono circondato da persone tutti sanno del viaggio e lo giudicano un impresa enorme, regalo una balla di fieno e ripartiamo, il passo è lento, il mulo è giovane e si deve abituare e poi il carico è fatto male e risistemarlo lungo la strada è sempre complicato.
Salendo il panorama è molto ampio si dominano i duuar della valle e la gola che si estende verso nord, sul pendio ci sono solo dei ragazzi pastori con le capre, ci sono delle belle rocce compatte e panoramiche che assomigliamo un po’ alla “Stretta”, decido di montare la tenda qui. Facciamo il fuoco con la profumata legna di ginepro e poi ci godiamo lo spettacolo della luna piena che ogni tanto fa capolino da dietro le nuvole arruffate e minacciose, disegnando figure cangianti a volte divertenti e a volte inquietanti. La notte è fredda sicuramente ci sono diversi gradi sotto zero ma il vento gelido tiene lontana la minaccia della neve.
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TagSabato 22 Marzo 2008 Anargui – Tasreft
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