Image  Bbushsss
Le vie di El Attaya sono bianche e polverose, durante il giorno non si incontra quasi nessuno, tutte le persone sono a ripararsi dal caldo, facciamo un giro verso il porto e passiamo a salutare Lathi e Oua Oua che come ieri se ne stanno a fumare. In serata andiamo a vedere il museo a El Abassya, è un museo piccolo ma interessante che tocca i vari aspetti di Kerkennah e nel cortile c’è lo scheletro lungo dodici metri di una balena che si è arenata qui qualche anno fa, è la cosa più appariscente del museo insieme ai polpi secchi appesi nelle bacheche che sembrano fantasmi decomposti.
Rientriamo in paese che sono più delle dieci e andiamo a mangiare qualcosa nell’unico piccolo ristorante del paese, è un posto carino gestito solo da donne, tre ragazze e due signore ciccione. Finito di mangiare ci mettiamo a chiacchierare con una delle due signore, Marian che parla bene italiano perché come ci spiega è venuta più volte in Italia. Racconta dei suoi viaggi in Italia, di Roma, Napoli, Siracusa, Firenze e Venezia e di come siano simili il sud italia e la tunisia. Parla di tolleranza tra i popoli e teme che a breve si scatenerà una guerra in medio oriente per colpa degli americani, assomiglia alla Ria di San Piero e quando dice bbushssss è proprio uguale.