Il ricordo e la vergogna Alla fine mi piace questo senso di casa, la colazione col pane tostato e la marmellata guardando il mare è un bel modo per iniziare la giornata. Comincia a esserci fermento sta per finire l’Haj, il pellegrinaggio alla Mecca che è uno dei cinque pilastri dell’islam e la gente si sta preparando all’Eid al-Adha detta anche Eid el-Kebir che tutte le persone incontrate in Marocco, Tunisia e Libia ci hanno descritto come la festa più importante dell’islam, la festa del sacrificio. Ogni famiglia mussulmana che se lo può permettere sacrifica un montone in onore di Allah. Comunque oltre al significato religioso che cercheremo di capire meglio nei prossimi giorni, si tratta di quattro giorni di festa che quest’anno diventeranno undici perché l’Eid che sarà lunedì si unirà al ponte del fine settimana che inizia oggi e a quello dell’undici. A Marsa Matrouh si cominciano già a vedere i primi villeggianti. Anche oggi sono una decina le ore passate ad internet, grazie a Michelangelo che è stato quasi tutto il giorno collegato con noi, elbaeumberto è pronto ad accogliere le ultime modifiche, la sezione video, i video all’interno del diario e un photostream più ampio nella galleria fotografica. Questo sito che è nato per mantenere un legame costante fra il viaggio e l’Elba è diventato un impegno ma anche una grossa soddisfazione e domani inshallah dovremmo avere tutto on line. E’ ormai mattina quando si rientra verso casa, incontriamo un ragazzo beduino non troppo lucido che mi parla dell’islam e mi ricorda l’eroica figura di Omar al Mukhtar e i misfatti di Graziani, reminescenze di un passato ancora vivo soprattutto fra le tribù beduine di questa parte d’Africa cui veniamo associati perché italiani a ulteriore prova di quano siano dannosi e duraturi nel tempo i danni provocati dalle violenze e dai soprusi delle guerre. |
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© 2024 Elba e Umberto
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