Italiani “cattiva gente” La mobilitazione per la preghiera di mezzogiorno oggi più che mai sembra un’adunanza di soldati in attesa di comando, la voce del muezzin è solenne e lugubre e il tempo cupo accentua la cappa di malessere che sembra avvolgere tutto. La grande massa fuori e dentro la moschea sembra un unico organismo che sprigiona un’energia enorme che contemporaneamente coinvolge e sconvolge e questa è solo una delle moschee di Marsa Matrouh, che è una piccola e tranquilla città di provincia. Penso che chi governa il mondo abbia perso la percezione della potenza dell’uomo e ancora di più quella delle masse, troppo impegnati a vivere nel mondo virtuale e asettico delle statistiche, temo un brusco risveglio. Mi fermo in uno dei micro ristoranti di pesce, dove ti grigliano o friggono il pesce che scegli e con l’equivalente di cinquanta centesimi di euro ti mangi un pesce da una porzione seduto sulla panca. Alla televisione stanno dando “Il Leone del Deserto” il film sulla vita di Omar Al-Mukhtar l’eroe della resistenza Libica, alternandolo ad immagini di attualità su Gaza, creando un voluto parallelo fra le truppe coloniali italiane e gli israeliani e fra i partigiani Libici e i militanti di Hamas. Partono mille riflessioni sulla potenza dei media, sul fascino e sul mito degli eroi perdenti, ma coerenti e idealisti, come Omar Al-Mukhtar qui, come Abd-el-Krim in Marocco, come Ernesto Che Guevara in Latino America, su quanto siano durature e nefaste le conseguenze delle guerre e delle politiche prevaricatrici e di quanto odio e voglia di vendetta verrà riversata sulle generazioni a venire. Tutto già detto e tutto già scritto, chi semina odio raccoglie vendetta. |
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© 2024 Elba e Umberto
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